Se anche tu sei sempre stato incuriosito dal mondo trans e vorresti provare un’esperienza diversa dal solito in cui dare sfogo alle tue passioni segrete, allora forse questa mia piccola confessione potrebbe esserti utile a superare le tue reticenze dettate dalla società benpensante e trovare la tua Pamela!

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Io e mia moglie eravamo reduci da un periodo di crisi, in cui incomprensioni, ripicche e battibecchi erano all’ordine del giorno; il clima in casa era burrascoso e, dopo quasi quindici anni assieme, la nostra relazione iniziava a scricchiolare.
Anche dal punto di vista sessuale la situazione non era delle migliori: ci si limitava a qualche freddo rapporto, che si riduceva a qualcosa di puramente meccanico, più per abitudine e per soddisfare le rispettive libido che per passione.
Come magari avrai provato anche tu sulla tua pelle, dopo molti anni di vita di coppia, spesso si ha bisogno di una ventata di aria fresca sotto le coperte; decidemmo quindi di comune accordo di provare nuove esperienze: giochi di ruolo, scambi di coppia, sex toys, cuckold in cui io guardavo e la mia Giulia veniva posseduta da sconosciuti, tentativi che però non sortirono nessun effetto; la nostra passione coniugale non ne giovò per nulla e la situazione peggiorava sempre più.
Un giorno decidemmo di affidarci a una terapista di coppia che riuscì finalmente a sbloccarci e a farci aprire completamente l’uno con l’altro: venne fuori tutta la voglia di Giulia di vedermi penetrato da un estraneo e, inaspettatamente, la sua fantasia combaciava con la mia curiosità di esplorare meglio la mia sessualità.
Come avrai di certo capito, sono sempre stato attratto dal mondo trans e più volte ero stato sul punto di tradire mia moglie con una di quelle meravigliose creature dalla pelle vellutata, dai bei seni tondi e dalla lunga verga, ma mi sono sempre tirato indietro per amore della mia compagna: finalmente mi si presentava l’occasione di confessarle questa mia fantasia.
Dopo qualche titubanza, decidemmo di assecondare la mia e la sua voglia segreta: ci mettemmo, così, alla ricerca di una trans disposta ad entrare in questo ménage piccante.
Quello che sto per confessare è una storia fatta di sesso e divertimento sfrenato tra me, mia moglie Giulia e la fantastica Pamela, che ha ridato gioia al matrimonio, portando allegria e spensieratezza in un rapporto ormai arido.

Trovare la persona più adatta per noi non è stata certo facile: non avevamo dimestichezza con l’ambiente transessuale della nostra piccola città del nord e non volevamo andare con una professionista a pagamento, ma con una ragazza che avesse anche lei voglia di trasgredire assieme a noi; dopo qualche settimana di ricerca, ci ricordammo che un nostro amico, Angelo, aveva da qualche mese una relazione con una transessuale brasiliana di nome Noemi e che magari ci poteva dare una mano.
Nel frattempo questa attività aveva nuovamente avvicinato me e Giulia, che iniziava a stupirmi con lingerie e abiti sexy che aggiungevano pepe alle nostre serate, in attesa che diventassero più affollate…
Quando ormai stavamo per perdere la speranza, Angelo ci contattò e ci fissò un appuntamento con Pamela, un’amica intima di Noemi che, saputa la situazione e vedendo i nostri profili social, rimase colpita dal nostro aspetto e accettò di prendere un aperitivo assieme.
Dal vivo era ancora più bella che nelle foto che ci aveva mandato: alta, snella, dalla carnagione olivastra e dai lunghi capelli castano chiari, Pamela era il tipo di trans che mi attirava maggiormente; grazie alla sua allegria e spontaneità coinvolse subito anche Giulia, inizialmente un po’ rigida e intimidita.
Inaspettatamente, fu proprio mia moglie che, forse a causa dell’alcol che scorreva a fiumi, ad un certo punto la invitò a casa nostra la sera successiva, facendole capire chiaramente le sue intenzioni; Pamela non se lo fece ripetere due volte e, cogliendo al volo la proposta, si disse entusiasta.
La sera dopo si presentò in tacchi a spillo, minigonna e calze a rete, mettendo in evidenza, con un abito sexy di pelle molto aderente, i suoi bei seni tondi e i suoi fianchi minuti: sembrava davvero contenta di passare la serata con noi, tanto più che la tensione sessuale tra noi tre era palpabile; improvvisamente, dopo qualche bicchiere per sciogliere la tensione, Pamela si alzò e, senza dire una parola, guardando dritta negli occhi Giulia, mi si avvicinò e prese a slacciarmi lentamente i pantaloni.
Sempre continuando a fissare mia moglie, mi baciò lungamente e, slacciandomi la camicia, iniziò a baciarmi il collo, il petto, lo stomaco, fino ad arrivare al mio membro, al colmo dell’eccitazione. Giulia, visibilmente bagnata, aveva una mano sotto la gonna e si godeva lo spettacolo con gusto. Pamela, che si ritrovò ben presto in intimo di pizzo rosso, mi prese in bocca la verga con passione. Notai che iniziava anch’essa ad eccitarsi: dalle piccole mutandine usciva, ormai in piena erezione, il suo lunghissimo pene scuro, che la splendida trans prese a massaggiarsi delicatamente. Io, dopo un primo momento in cui ero in imbarazzo dal farmi vedere da mia moglie, mi rilassai e lasciai che le cose seguissero il loro corso: non avevo mai ricevuto una fellatio così magistrale e mi stupii di quanto Pamela fosse brava con la bocca. Proprio mentre stavo facendo questi pensieri, vidi che Giulia aveva tirato fuori il suo vibratore, un mio regalo acquistato per lei in un sexy shop la settimana prima, e stava divertendosi da sola, senza smettere di osservare il marito divertirsi con un’altra; dopo qualche minuto, mia moglie si alzò e si diresse verso di me: completamente nuda, si mise a gambe larghe sulla mia faccia, mentre io, seduto sulla poltrona, iniziai a leccarla in profondità. L’alchimia sessuale è stata fin da subito perfetta: funzionavamo come un motore ben oliato, perfettamente coordinati, regalandoci piacere reciprocamente: quando Giulia fu ben bagnata, passò a sedermi sul mio membro, durissimo e ben lavorato da Pamela, che nel frattempo si avvicinò alla mia bocca con la sua possente verga. Per un istante esitai, era la prima volta che mi trovavo di fronte un pene che mi accingevo a succhiare, ma dopo un attimo mi ci avventai con impegno e devo dire che ancora adesso non me ne sono mai pentito, nemmeno per un istante: quella sensazione nuova e sconosciuta mi eccitò ancora di più, tanto che dovetti faticare non poco per non venire. Intanto Giulia continuava a cavalcarmi e, guardandomi fare un lavoro di bocca alla nostra nuova compagna di giochi, passava dolcemente le mani sul mio torace, madido di sudore.

Ma eravamo solamente all’inizio: sempre facendomi lavorare il suo pene, la spumeggiante trans chiamò a sé Giulia e, dopo averle dato un profondissimo bacio, la spinse in ginocchio, vicino alla mia faccia: marito e moglie ora si trovavano alla mercé di Pamela, condividendo lo stesso membro. Con una mano sulla mia nuca e l’altra su quella di Giulia, la meravigliosa creatura si faceva sollazzare a turno, in un gioco davvero stuzzicante.
D’improvviso diventai io spettatore non pagante: Pamela e Giulia, infatti, si stesero sul divano e, non smettendo di ammiccarmi, iniziarono a baciarsi e a toccarsi a vicenda, finché mia moglie non si mise a novanta e si fece penetrare da lei; all’inizio Pamela dovette andarci piano, Giulia non era abituata a un membro così lungo, ma ben presto trovarono un ritmo selvaggio, al quale presto mi unii anche io, offrendo il mio pene alla bocca della mia compagna, tra le sue grida soffocate; trovandomi di fronte alla nostra nuova amica, mi trattenni a lungo a baciarla, mentre continuavamo entrambi e penetrare mia moglie, fino a quando quest’ultima, presa da un’estasi estrema, raggiunse un potentissimo orgasmo, che bagnò tutta la zona pelvica di Pamela, con suo sommo divertimento. Sentivo che ora toccava a me e la bella trans sapeva che sarebbe stata la mia prima volta da passivo: con disinvoltura si spalmò un poco di lubrificante sul membro e mi distese con dolcezza; guardandomi negli occhi con un sorriso malizioso, iniziò a penetrarmi piano, mentre con una mano mi masturbava e con l’altra teneva la testa di Giulia, dirigendola verso i miei capezzoli: mi sentivo in paradiso, in un tripudio di sensazioni nuove e fortissime.
Ben presto Pamela aumentò il ritmo e l’intensità, mentre mia moglie mi prese il membro in bocca; dopo qualche minuto mi disse che stava per venire e, a quelle parole, sentii che anche io stavo per scoppiare: venimmo incredibilmente tutti e tre allo stesso tempo, lei dentro di me e io in bocca a Giulia, che nel frattempo si toccava furiosamente e raggiunse nuovamente l’acme del piacere dopo qualche istante. Mai mi ero immaginato che una cosa a tre potesse essere così divertente e provocare spasmi così forti, né mai prima di allora avevo raggiunto un orgasmo così esplosivo, tanto che per il paio di minuti successivi, mentre la mia compagna e Pamela continuavano a baciarsi teneramente, molto soddisfatte, mi sentii girare la testa.

Una delle paure che avevo prima di conoscere la nostra nuova compagna di giochi era il possibile imbarazzo dei momenti immediatamente successivi: dopo quella volta mi sono dovuto ricredere e oggi considero quei timori stupidi; infatti, l’atmosfera che si respirava dopo, anche se avevamo fatto i birichini, era distesa e amichevole, eravamo semplicemente tre adulti che si erano divertiti e che, soddisfatti, se ne stavano, ancora nudi, a chiacchierare e a scherzare.
Inutile dire che quella prima, entusiasmante volta fu solo il principio di una lunga serie di serate, nelle quali sperimentavamo nuovi giochi e davamo sfogo alle nostre più recondite fantasie.
Alcune volte eravamo aiutati da qualche sex toys, altre con due solo partecipanti e il terzo che faceva da spettatore: il legame che si era creato era estremamente cordiale e, in totale libertà, non era raro che Pamela e Giulia uscissero senza di me o che mia moglie restasse a casa e fossi io a uscire col la bella trans.
Col passare del tempo, intanto, il rapporto con la mia dolce metà era ritornato saldo e gioioso, tanto che ora stiamo progettando di avere un figlio entro il prossimo anno: la spensieratezza e vitalità di Pamela ci sono entrate dentro, rendendoci la vita di coppia nuovamente allegra.
Ultimamente, però, ci siamo un po’ allontanati da Pamela, che nel frattempo va e viene dal Brasile per lavoro. Tuttavia, ogni tanto ci sentiamo telefonicamente e, ancora oggi, passiamo qualche serata delle nostre, in onore dei vecchi tempi. Ogni volta che ci riuniamo, l’alchimia si ricrea all’istante e le scintille sono assicurate; le saremo sempre grati, perchè probabilmente è stata lei la principale artefice del salvataggio del matrimonio mio e di Giulia.
Con queste poche righe spero di averti spinto a lasciarti andare e ad assecondare le tue passioni segrete; vedrai, con un po’ di pazienza troverai una persona speciale, con tanto da offrire e con la quale condividere delle serate di puro divertimento, liberi dal giudizio della gente e dalla routine quotidiana.