Adoro le trans è una frase che non avrei mai pensato di dire prima di aver conosciuto Rocio e, se continui a leggermi, capirai il perché.

Da convinto etero felicemente sposato e amante della trasgressione, ho avuto molte relazioni extraconiugali con donne di ogni età e di ogni continente.

A lungo andare, fare sesso (non mi sono mai lasciato coinvolgere in storie sentimentali) non aveva più lo stesso sapore dei primi tempi e, dopo aver cercato deviazioni più o meno lecite, mi ero reso conto che stavo perdendo interesse per il sesso. Poi, ho incontrato una trans e tutto è cambiato.

Oggi posso dire ‘adoro le trans

Oggi posso dire ‘adoro le trans’ con pieno convincimento ma questo è il risultato di una lotta intestina tra me (la parte del mio DNA maschile) e l’altro me (la parte femminile del mio DNA).

Girando per le strade della mia città vedevo, soprattutto al calar delle tenebre, lunghe teorie di donne che si prostituivano lungo certe strade.

Il panorama non cambiava nel tempo e le scene erano pressoché identiche: giovani ragazze dell’est con minigonne e tacchi vertiginosi che masticavano annoiate un chewing gum in attesa di qualche cliente in cerca di una marchetta in macchina; oppure ragazze di colore dai culi pronunciati e dai vestiti attillati dai colori fosforescenti che chiedevano meno euro e si offrivano di farlo senza preservativo.

Retaggi di un passato che fu, si trovavano anche italiane di una certa età che il tempo aveva sformato e che rimanevano sulla strada più per abitudine che non per necessità, dopo una vita passata ad aprire le cosce.

Per quanto alcune ragazze erano meritevoli di uno sguardo alla ricerca di soddisfare una mera curiosità mordi e fuggi, questo era uno spettacolo che non catturava più di tanto il mio interesse.

Una sera, cambiando strada per rientrare a casa, mi sono trovato a percorrere una strada che non frequentavo affatto e non mi sorpresi più di tanto, nel vedere ragazze mezze nude, proporre il loro corpo per far divertire uomini soli.

Distrattamente osservai quelle più vicine a me quando dovetti fermarmi ad un semaforo e, ad un tratto, realizzai che non si trattava delle solite ragazze dell’est ma di trans latinoamericane.

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La curiosità animò il mio interesse…

La curiosità animò il mio interesse e di proposito feci inversione per vedere attentamente le trans che non avevo degnato di uno sguardo prima. Sapevo che erano uomini – in rari casi operati – che grazie alla chirurgia plastica e a tanti ormoni, avevano assunto le sembianze di bellissime femmine pronte a concedersi per il piacere di agguantare l’orgasmo.

Mentre avevo incominciato a perdermi tra le mie considerazioni, una trans si avvicinò al muso della mia auto facendo il segno dell’autostop.

La mia sconsideratezza mi fece arrestare il veicolo e abbassare il finestrino dal lato passeggero da dove immediatamente si affacciò la trans.

Semplicemente mi chiese un passaggio fino a dove viveva in quanto chi avrebbe dovuto riportarla a fine lavoro, non si era fatto vivo e quanto ai taxi difficilmente si sarebbero trovati a quell’ora di notte.

Se il raziocinio mi trasmetteva immagini di aggressioni, complotti, rapine e quant’altro che avrei dovuto evitare per salvaguardarmi da situazioni critiche, l’immaginazione mi aveva già trasportato verso sconosciuti lidi ricchi di piacere.

Non esitai, facendo un cenno di assenso con il capo e, un secondo dopo la trans si accoccolò sul comodo sedile al mio fianco.

Ebbi modo di osservarla bene: la pelle color ambra scura dava la sensazione di essere particolarmente vellutata. Il trucco e i lunghi capelli neri disegnavano un viso di una bellezza stravolgente che non avevo mai visto prima di allora nonostante le tantissime donne con le quali mi ero relazionato.

La stretta minigonna lasciava vedere un paio di cosce ben tornite ancor più rese evidenti dalle scarpe con i tacchi a spillo che erano accompagnate da provocanti calze autoreggenti.

Il seno era generosamente offerto alla mia vista grazie al corpetto che la trans indossava e che non celava molto di un petto abbondante ma sodo come il marmo.

La voce roca ma delicata era come la ciliegina sulla torta perché era talmente provocante che non era possibile non eccitarsi.

Mi disse che veniva dalla Colombia e che si trovava in Italia già da un paio di anni con l’intenzione di fare più soldi possibile per acquistare degli appartamenti nella sua città di origine per abitarli e per metterli a reddito.

Era una donna intelligente e razionale che aveva avuto il suo bel daffare in qualche barrio sperduto dove aveva incominciato il cammino della prostituzione.

I suoi occhi, neri come la pece, lanciavano sguardi acuti ma velati di tristezza. La stessa malinconia che avvertivo nei suoi discorsi e che alimentava ancor di più il mio interesse su di lei.

Disse di chiamarsi Rocio e che le piaceva fare sesso ed essere l’oggetto del desiderio di molti. Era attiva e passiva a seconda delle richieste dei clienti ai quali piaceva l’interscambio dei ruoli e che mostravano ogni loro forma di gusto senza alcuna barriera e inibizione.

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Mi invitò a prendere un drink e poi…” adoro le trans “

Dopo una ventina di minuti (avevo guidato con molta calma perché mi interessava conoscere qualcosa di lei) giungemmo sotto il residence dove la trans aveva preso in affitto un bilocale che pagava carissimo ma che si poteva permettere e, non senza rimanere sorpreso, mi invitò a prendere un drink.

Tardi era tardi e sapevo che mia moglie già dormiva della grossa per cui, rientrare a casa quell’ora o mezzora più tardi non avrebbe influito sul nostro menage ma mi avrebbe fatto dire “adoro le trans”.

Accettai di buon grado seguendo la profumata scia che Rocio si lasciava dietro. Richiuse il portoncino blindato lasciandomi entrare in una sorta di open space dove si intravedeva un angolo cottura, dei mobili di quelli che arredano le camere di albergo e qualche anonimo quadro.

Mi accomodai sul divano mentre Rocio estrasse una bottiglia di rum dorado per riempire due chupitos.

Sorrise quando si accomodò al mio fianco e senza alcuna malizia mi disse se volevo fare l’amore con lei.

Ero più che tentato per tutti gli stimoli che avevo metabolizzato fino ad allora ma sempre la vocina del raziocinio mi invitava alla prudenza, dicendomi che se avessi accettato avrei dimostrato a me stesso la mia omosessualità e che è proprio con le trans che si corrono i maggiori rischi di contrarre qualche brutta infezione.

Ma, al solito, vinse il mio ‘carpe diem’ che tiravo fuori ogni qualvolta dovevo giustificare il mio egoismo, ed accettai.

Mi prese per mano e mi condusse nel piccolo bagno a fianco della camera da letto e, dopo aver fatto scorrere la patta, infilò la sua mano per tirare fuori la mia verga già dritta per poterla lavare.

Docilmente la seguii fino a terminare sul lettone che dominava la stanza dove viveva ed incominciò a spogliarmi lentamente e con estrema sensualità.

Poi toccò a lei, eliminare quanto aveva addosso e rimanendo con le autoreggenti e un tanga nero che, se nella parte posteriore non copriva nulla, in quella davanti lasciava straripare una verga possente che facilmente si intuiva.

Non fu difficile perdermi e avere la conferma che la sua pelle era delicata e morbida al tatto. Il seno prosperoso, anche se sapevo trattarsi di protesi, era un invito a calamitare le mie labbra sopra a dei capezzoli ritti e duri come chiodi per abbeverarmi di eros.

Avevo paura del contatto con quell’affare che si trovava tra le sue gambe e che cercavo di evitare ma, non fu possibile resistere a lungo.

Rocio si tolse il tanga e lasciò libera una verga dalla circonferenza incredibile e da una lunghezza che non poteva che sbalordire.

Si chinò su di me, per accarezzarmi e per farmi sentire quanto fosse sensuale la sua lingua e quando giunse all’altezza del mio pube, non ebbe difficoltà a posare le sue labbra a ventosa sopra il mio voglioso uccello.

La posizione che avevamo assunto era praticamente quella classica di un 69 e mentre Rocio mi stava facendo godere con estrema lentezza, mi ritrovai la sua spaventosa verga sbattermi sul viso creando una inattesa sensazione che portò la mia eccitazione a livelli esponenziali tanto da farmi perdere ogni inibizione e di succhiare avidamente quell’uccello che stava riempiendo la mia bocca.

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Stavo vivendo emozioni insperate e continuavo a ripetere “adoro le trans”

Stavo vivendo emozioni insperate e il sesso mi apparve nuovamente stimolante come un tempo. Non ebbi modo di elaborare alcun pensiero ulteriore perché ci fu una esplosione di piacere praticamente reciproca e nello stesso attimo.

Era la prima volta che assaporavo l’acidulo sapore di quello che in America Latina chiamano ‘leche’ e per poco non mi affogai per la quantità che mi stava annegando e che non riuscivo a deglutire di pari passo alla sua esplosione.

Sensazione paradisiaca che si coniugava con il mio piacere dal momento che anche Rocio stava suggendo tutto il mio nettare, svuotandomi tutto fino al cervello.

Adoro le trans da quel preciso momento che non fu isolato, tutt’altro.

Quel battesimo aprì un nuovo orizzonte all’interno della mia vita sessuale. Rocio era una bellissima trans che ebbi modo di conoscere in modo approfondito e con la quale ci fu una splendida intesa complice.

Non mi chiese mai alcun compenso e confessò di essere stata piacevolmente coinvolta dalla mia gentilezza e dal fatto che il nostro casuale incontro, fu anche la mia prima volta con una trans.

La frequentazione con la bella colombiana durò fino a quando non tornò definitivamente in Sud America, dopo aver raggiunto il suo obiettivo e di essersi stancata di prostituirsi. Mi propose di raggiungerla nel suo Paese per vivere insieme ma, ovviamente, declinai l’invito per ovvie ragioni.

Il mondo delle trans fu una magica scoperta che mi permetteva di alternare il fare sesso con le sole donne ed era questa la ragione per la quale adoro le trans.

Le mie paure legate al non sentirmi più uomo virile, passò in secondo piano dal momento che virile lo ero eccome! Il timore di sentirmi omosessuale si dissolse come ghiaccio al sole, per l’immenso piacere che continuavo ad esplorare come un ragazzo alle prese con le sue prime esperienze carnali.

Essere attivo e passivo, in fondo, sono tutte sfaccettature dell’eros che da sempre sono state vissute. Infinite sono state le varianti che ho avuto modo di vivere e non solo per soddisfare la curiosità bensì per vivere il sesso a 360° per guadagnare un indicibile piacere capace di realizzare sia la parte maschile che quella femminile di un uomo, insomma ripeto ancora che adoro le trans.

Esperienze che mi hanno portato a fare sesso con due bellissime trans contemporaneamente, approfittando della loro virilità per sentirmi sfondato dietro e davanti e godere come un ossesso al quale non basta mai il piacere fisico ma cerca sempre di più di alimentarlo in qualsiasi maniera.

Ho smesso di farmi domande senza riposta che traggono origine solo dai canoni imposti dalle convenzioni che castrano l’individuo, ghettizzandolo in ruoli spesso troppo stretti ed asfissianti.

Quindi, ho resettato dubbi e ragionamenti, punti interrogativi ed esclamativi, per vivere le mie storie con quella leggerezza che si rivela necessaria per sfruttare pienamente la sfera di un universo che merita di essere conosciuto da tutti e affermare con certezza che adoro le trans.

Non sta a me avanzare inviti indirizzati a tutti gli uomini per indirizzarli a provare i piaceri del sesso con delle trans. Semplicemente ho raccontato la mia storia (so che non sono il solo e l’unico ad aver vissuto una esperienza così particolare) per testimoniare quello che ho vissuto, nella certezza di aver chiarito alcuni concetti a proposito del sesso con trans e dire adoro le trans.

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In Conclusione “adoro le trans”

L’unica avvertenza che mi permetto di fare a tutti gli uomini che in qualche modo si sono riconosciuti nella parte iniziale di questo racconto – confessione, è quello di non dare giudizi affrettati e di non censurare in maniera irreversibile quelli che sono istituzionalmente considerati e valutati come ‘dati di fatto’.

Vivere una storia (seppur in maniera estemporanea ed occasionale) con una bella trans gratifica qualsiasi voglia si possa avere e, garantisco in prima persona, provare delle emozioni più che intense.

Che tu ci creda o no, da quella prima esperienza è nato un rinnovato interesse per la vita di coppia che si è improvvisamente riaccesa, con piena soddisfazione da parte del partner.

Affermare ‘adoro le trans è sicuramente una forte attestazione da parte di tutti coloro che provano immenso piacere nel fare sesso con delle splendide donne dotate di uccello che sanno magistralmente come rendere soddisfatto un uomo triste, solo e incompreso.