Simone è il mio miglior amico. A lui racconto tutto e so di poter contare sempre sui suoi consigli. Così, quando Marta mi piantò andai a piangere da lui.
Mi consolò cercando di distrarmi e ascoltando i miei sfoghi. Ci volle una settimana prima che la sua pazienza finisse….e mi regalò un massaggio HOT!

Però basta, Francé! Hai rotto il cazzo con ‘sta Marta. Si vede che non andavate più d’accordo, mica è ‘na tragedia!
Lo guardai stupito. Simone non mi aveva mai trattato così, dovevo proprio essere stato insopportabile.
Ma mi manca
Eh, ti manca… ti manca una distrazione, ecco cosa ti manca. Tié, piglia questo – disse passandomi un cartoncino.
Che me ne faccio di un massaggio? – gli chiedo rigirando il buono regalo tra le dita.
Che ci fai? Te lo fai, ecco che ci fai. Me l’hanno dato a una festa ma te lo regalo volentieri..soprattutto se la finisci di rompere il cazzo con ‘sta Marta!

Passarono i giorni e per qualche tempo mi scordai del massaggio. Ero entrato in una fase nuova. Mi mancava Marta, ma non mi faceva più così male. Simone aveva ragione, avevo bisogno di nuovi stimoli.
Circa una settimana dopo presi il mio buono omaggio e mi presentai al centro estetico con l’idea di godermi un’ora di relax.

Non appena entrai mi venne incontro una ragazza piena di lentiggini dall’aria sbarazzina.
Le mostrai il mio buono e lei sorrise. Non capii perché ma ricambiai.
Mi fece accomodare in un camerino dicendomi che mi avrebbe massaggiato la sua collega e di mettermi comodo che mi avrebbe raggiunto subito.
Quando rimasi solo mi accorsi che c’era qualcosa di strano in quel posto. Un po’ ovunque erano sistemate candele per massaggi che riempivano l’aria di un profumo caldo ed esotico. Cuscini rossi a forma di cuore erano sistemati su un piccolo divano e, sistemato in maniera discreta in un angolo, mi ammiccava un distributore di presentativi.

Ciao, eccomi!
Sussultai voltandomi. Incrociai due occhi verdi e un visetto angelico. Si presentò come Marta e il mio cuore ebbe un tuffo.
Allora, Francesco – disse usando un igienizzante per pulirsi le mani – É la prima volta?
Le dissi di sì.
Ah, ma è stupendo. Vedrai che ti tratterò bene
Aveva un accento particolare che mi stuzzicava.
Dai, spogliati – mi invitò.
Feci come chiedeva con un po’ di imbarazzo. Rimasi nudo davanti a lei coprendomi con le mani, senza sapere cosa fare.
Lei sorrise ancora con un fare quasi materno indicandomi il lettino. Mi sdraiai infilando il viso nel buco del poggiatesta.

Rilassati – mi sussurrò all’orecchio facendomi correre un brivido lungo la schiena.
La sentii armeggiare per qualche istante, poi le sue mani iniziarono a spalmarmi le gambe di olio per massaggi. Prese a manipolare ogni muscolo sciogliendo le tensioni con movimenti caldi e profondi.
Una volta terminato con le gambe si spostò al mio fianco per occuparsi della schiena.
Che piacere! Sentivo i suoi movimenti profondi e lenti correre dal bacino alle spalle. Marta scivolava sulla mia pelle con agilità rubandomi lunghi sospiri.

Sentivo il suo corpo che si appoggiava al mio fianco. Solo un istante, ma quel contatto unito al suo tocco mi mandava su di giri.
Quando anche le sue cosce presero a strusciare la mia mano iniziai a pensare che non fosse una coincidenza. Avevo sentito di centri massaggi che nascondono altre attività, ma Marta non mi sembrava certo una di quel tipo. Allora come mai continuava ad appoggiarsi a me?
Forse ero il suo tipo e voleva provocarmi sperando in una reazione? Dopotutto non sono da buttare via, le ore di palestra hanno dato i loro frutti. Possibile che le avessi risvegliato qualche pensiero?

Mi convinsi che fosse così e lentamente iniziai a spostare le mani verso il suo corpo cercando un contatto. Alla fine la sua pelle calda era incollata al dorso della mia mano. Cercai di farlo sembrare accidentale, e iniziai ad accarezzarla piano.
Lei mi lasciava fare continuando ad occuparsi della mia schiena. Dopo un po’ persi ogni inibizione e voltando la mano afferrai piano la sua coscia pronto ad una reazione. Non ci pensai in quel momento, ma era strano che la sua pelle fosse nuda. Iniziai un piccolo massaggio a mia volta finché lei non mi bisbigliò all’orecchio.

Ti va qualcosa di unico?
Sorrisi tra me annuendo senza alzare la testa dal lettino. Le mani di Marta scesero piano ad incontrare i miei glutei. Iniziarono a spingersi tra le cosce sfiorandomi l’ano e i testicoli.
L’erezione esplose immediata.

Marta continuò per qualche minuto, poi sentii l’olio per massaggi colarmi tra le natiche e poi giù, tra le cosce. Le sue dita si fecero delicate e curiose andando a stuzzicare il mio buco che prese a contrarsi. Nessuna ragazza si era mai presa cura del mio culo come stava facendo Marta. Mi piaceva da impazzire.
Così quando sentii la pressione aumentare non opposi resistenza. Il mio ano cedette piano e le sue dita furono libere di esplorarmi. Non provai alcun dolore, solo un grande piacere.

Continuò non so per quanto, poi sentii che tentava di infilare un oggetto dentro di me. Non feci in tempo a protestare che l’oggetto si inabissò nel mio culo iniziando a vibrare sommesso.
Non ebbi dubbi che si trattasse di un vibratore anale. Il piacere mi risaliva la schiena fino al cervello facendomi ansimare. Non avevo mai provato niente di simile. In preda ad una voglia irrefrenabile mi voltai scoprendo la mia erezione.

Marta mi regalò un altro sorriso. La sua pelle chiara era stretta un una lingerie sexy, un corpetto che sorreggeva due seni nudi e sodi, e anche qualcosa che non avrebbe dovuto esserci.
Marta si accarezzò tra le gambe scoprendo il suo cazzo. Ero scioccato. Ma il vibratore ancora nel mio culo si mosse spedendomi una nuova ondata di adrenalina al cervello.
La abbracciai tirandola a me. Il suo profumo afrodisiaco mi bruciava il cervello peggio di una droga. La baciai sedendomi sul bordo del lettino e spingendo il vibratore ancora più su.

Marta prese a limonarmi segandomi l’uccello. Stavo per scoppiare quando si staccò da me con un sorriso.
La cosa speciale arriva adesso!
Mi fece sdraiare estraendo con delicatezza il sex toy da dentro di me, indossò un preservativo spalmando una bella dose di lubrificante sul suo uccello e tenendomi aperte le gambe iniziò a spingere piano.
Non so se fosse stato l’allenamento col vibratore, il lubrificante, l’olio da massaggi o solo la mia voglia, ma entrò senza fatica regalandomi solo piacere.

Prese a muoversi, piano all’inizio, poi vedendo che poteva osare di più si mise a scoparmi con colpi sempre più violenti.
Il suo seno saltava davanti ai miei occhi mandandomi al settimo cielo.
Esplosi senza nemmeno sfiorarmi riempiendomi il petto di sperma. Marta uscì da me masturbandosi davanti al mio viso e scaricandomi addosso il suo seme.
È stata davvero una delle esperienze più bella della mia vita e…torno spesso a trovare la mia nuova Marta!

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