I recenti provvedimenti del governo centrale sul Coronavirus hanno subito varie modifiche a livello regionale e queste delle ulteriori variazioni nell’applicazione da parte dei comuni, che con ordinanze sindacali hanno detto altro.

Quindi, cogliere una direttiva unica, monolitica, sull’intero territorio nazionale è impossibile.
Il paradosso è che quello che si può fare qui, non si può fare la, e viceversa.

Emerge, comunque, un concetto universale: il divieto degli assembramenti.

Le folle costituiscono il maggior pericolo. Per questo restano chiusi gli stadi, i cinema, i teatri e tutti quei contenitori nei quali possono confluire consistenti quantità di persone, scuole comprese.
Si può affermare che i grandi numeri contengono il pericolo, mentre quelli piccoli, minori sono e maggiore è la sicurezza.

Stare lontani dai luoghi affollati è rassicurante, ma comunque sia la mascherina è d’obbligo.
La fine della chiusura, “ lockdown” o lucchetto giù (#iorestoacasaenonricevo), ha sancito il termine di un periodo di isolamento, ma non quello dell’apertura alle relazioni sociali.

Pare essere il trionfo dell’intimità, che in realtà non è mai venuta meno, ma che si conclama anche attraverso direttive ed ordinanze.
E’ certo che il virus del Covid19 non si trasmette attraverso il rapporto sessuale, ma attraverso un bacio si. La precauzione quindi potrebbe consistere dall’astenersi dal bacio bocca su bocca, ma non da altro.

Potrebbe essere l’affermazione di determinate scelte nel rapporto sessuale, per cui la posizione cosiddetta del missionario, uno sopra l’altro, viso contro viso, sia sconsigliabile e preferibile praticarne altre.

La fantasia non manca e se difetta basta porre mano al testo del “Kamasutra” che ne illustra 172.
Certo è che, se si frequenta abitualmente un solo compagno/a d’amore, ogni precauzione può essere elusa almeno per il Covid-19, poi restano tutti gli altri problemi, non certamente scomparsi.
Infatti, va ricordato che le norme di igiene e sicurezza sessuale devono rimanere in corso, come in precedenza.
Inoltre, occorre ricordarsi che quell’abbraccio consentito in intimità è vietato in pubblico.
Abbracciare la propria ragazza/o può essere sanzionato, non perché viola il senso del pudore, ma perché rientra in quella casistica di contenimento che vieta i pubblici contatti.

I paradossi sono tanti, perché le certezze sono poche, ad iniziare dal fatto di sapere se si è o meno positivi.

Così, molti provvedimenti sono antichi metodi pragmatici; i divieti diventano affermazioni e la libertà è sospesa.
Qualcuno dice, facendo eco ad un detto popolare, “chi si accontenta gode”, ma francamente l’impedimento mi disturba più del pericolo, però se debbo bere un calice di vino in un bicchiere di plastica, con il mento dentro una mascherina, preferisco restare a casa.

Il calice lo voglio di cristallo, il vino spumeggiante e la bocca vicina a quella della mia ragazza.

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