Il mondo intero è stato colpito dal Coronavirus e questo ha portato un periodo buio e pieno di incertezze. Il campo economico è stato colpito particolarmente e la strada per la ripresa pare lunga e in salita.

La famosa rivista di economia Forbes, per dare un pò di ottimismo, ha pubblicato la classifica dei talenti under30 europei più importanti dell’anno. In questa vengono messi appunto in evidenza i giovani leader che hanno, in qualche modo, reinventato gli affari e la società. Ingegnosità e creatività non mancano a questi imprenditori europei, impegnati in diversi i settori. Dalla finanza all’industria manifatturiera, passando per il divertimento, la tecnologia, i giochi sportivi, l’arte e la cultura e l’e-commerce, i campi sono davvero tanti. Non mancano anche le celebrità in questa classifica e chi è riuscito a fare tanti soldi.

Fra questi c’è Carmen Liu, una stilista britannica che ha deciso di dedicare la sua carriera a disegnare lingerie per le donne trans. Fin dall’infanzia Carmen Liu, sapeva di essere diversa, ma non aveva nemmeno mai sentito la parola transgender, quindi non capiva bene cos’aveva. Inizialmente crede di essere gay e si avvicina sempre di più alla danza, che diventerà presto la sua grande passione. Investe tutte le sue energia in questa disciplina ed entra alla Royal Ballet School di Londra. Qui si laurea a 19 anni e per proseguire con il balletto si trasferisce in Svizzera.

Dopo qualche anno però, in seguito ad un incidente alla schiena, pone fine ai suoi sogni. Torna così a Londra e rimane ammaliata dalla comunità LGBT+. Per gioco si fa prestare i vestiti dalla sua coinquilina e si avvicina sempre più alla comunità arcobaleno. Nel 2014 decide di abbandonare definitivamente gli abiti da uomo.  È sulla sua pelle che prova le difficoltà che ancora oggi purtroppo ci sono sul mercato. Non riusciva ad avere accesso agli ormoni, i prodotti delle parrucche e i trucchi erano troppo costosi o davvero scadenti e gli abiti troppo difficili da trovare. E allora perchè non approfittare della propria esperienza personale per creare qualcosa di utile e confortevole?

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Inizia così a produrre e vendere parrucche poi decide di reinventarsi come designer di abbigliamento intimo per donne trans. Specialmente per quelle persone ancora in transizione o che non vogliono operarsi. Trova un investitore e lancia la sua collezione Gi, che significa Get It (Prendilo/Ottienilo). Con questa rivoluziona il mercato creando lingerie in cotone al posto dei materiali elastici. La sua è la prima collezione in assoluto a livello mondiale di lingerie disegnata appositamente per soddisfare pienamente i requisiti necessari per le donne trans come lei…e fa il tutto esaurito in 3 giorni!

Come per tutto, gli inizi non sono facili e viene presa di mira dai social. Vengono pubblicati infatti commenti negativi sia su di lei che sulla sua collezione e le arrivano messaggi di minacce e odio. Grazie alla sua determinazione e un carattere forte riesce a ignorarli e si dedica a tutti messaggi di apprezzamento e solidarietà.

Durante un’intervista ha raccontato che “Mi stavo divertendo molto. L’ho trovato molto eccitante perché sapevo che avrei fatto un cambiamento nel mondo. La progettazione e lo sviluppo della prima collezione sono durati 8 mesi. È stato molto difficile perché i tessuti della normale biancheria non si adattavano davvero. Ho lavorato davvero sodo per ottenere la piega perfetta per tutti i tipi di copro e dimensione. Dovevo trovare il giusto equilibrio tra lunghezza, larghezza e corretta tenuta senza che fossero troppo strette o troppo larghe.”

Continua poi “Tutti intorno a me erano entusiasti e questo ci ha dato la carica per lavorare ancora più in fretta. La prima volta che ho indossato una mia creazione e mi sono guardata allo specchio non sono riuscita a trattenere le lacrime. È stato difficile ma ne è valsa sicuramente la pena! Abbiamo venduto in quasi tutti i Paesi del mondo e il riscontro è stato più che positivo.”

Nel futuro, oltre ad ampliare la sua offerta di lingerie, vuole progettare prodotti unici per far sentire le donne transgender vere donne e non emarginate. Sul suo sito ha attivato il servizio ‘Phone-a-Friend’, dedicato alle persone che hanno appunto bisogno di parlare e chiacchierare con qualcuno che le possa capire. Ma Carmen Liu sa di poter fare di più e infatti vuole organizzare dei seminari per educare, ispirare, elevare e supportare la trans nella società. Per lei la sfida più grande è l’accettazione da parte della società che non ha le giuste informazioni sulla società LGBT+ ed è pronta a lottare con ogni mezzo a sua disposizione perché le cose cambino.

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