La carriera alias è un tipo di percorso che permette alle persone che stanno affrontando un percorso di cambiamento di sesso, di poter affrontare la formazione in università senza alcun tipo di problematica inerente alle proprie decisioni sessuali.
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La carriera alias, cosa si intende
Sicuramente tu che non conosci bene il mondo delle trans potresti rimanere quasi perplesso nel sapere che l’Università Trans sia divenuta parte integrante della vita di tutti i giorni di queste persone.
Gli studenti, infatti, non necessariamente devono essere etero e precludere a chi vuole cambiare sesso la possibilità di poter aumentare il proprio livello culturale rappresenta un tipo d’azione scorretta che, fortunatamente, da diversi anni a questa parte è stata abolita.
Oggi, infatti, si parla di carriera Alias, che rappresenta una scelta fondamentale che permette a una trans, sia di sesso maschile che femminile, di poter proseguire nel suo percorso formativo senza andare contro a complicazioni di svariato genere.
Come immaginerai la cultura non ammette alcun tipo di esclusione e proprio per questo motivo è nata codesta opportunità, che lascia pochissimo spazio a discriminazioni di genere e altre problematiche che potrebbero essere abbastanza complesse da affrontare, soprattutto se la persona che vuole cambiare sesso vuole essere libera di effettuare delle scelte atte a migliorare in modo esponenziale il suo futuro.

Ebbene la carriera Alias rappresenta la soluzione perfetta che una trans, intesa come persona di sesso maschile o femminile che vuole cambiare sesso, potrà intraprendere.
Sostanzialmente si tratta di realizzare una serie di documenti universitari con l’identità che la persona che intraprende il percorso di cambiamento sessuale deciderà di adottare.
Per esempio Mario Rossi, che si accorge di essere una donna intrappolata nel corpo di un uomo, potrà proseguire la sua carriera scolastica sotto l’identità di Marina Bianchi.
Stesso discorso per Daniela Manca, che grazie al percorso Alias universitario potrà diventare Simone Mirto e quindi fare in modo che ogni tipo di dato universitario faccia riferimento alla sua nuova identità.
Si tratta quindi di una semplice scelta che permette alle trans, per la precisione coloro che hanno intrapreso il percorso di cambiamento di sesso, di poter effettivamente proseguire nel loro percorso di studi sfruttando appunto la loro nuova identità senza che si vengano a creare particolari situazioni che possono essere tutt’altro che ottimali da dover affrontare.

Perché si sfrutta la carriera dell’alias
L’università trans, in passato, non era di certo un concetto del quale si parlava parecchio e anzi, come puoi immaginare, questa idea non veniva nemmeno concepita.
L’università era un luogo solo per maschi e femmine nate col loro sesso e purtroppo, la discriminazione nei confronti di chi decideva di intraprendere un percorso di cambiamento sessuale, rappresentava una delle costanti maggiormente presenti all’interno dei diversi atenei.
Anche in questo campo il mondo delle trans ha dovuto combattere svariate battaglie per fare in modo che un loro diritto non potesse essere negato, prevenendo quindi una situazione abbastanza complessa che, in passato, altro non ha fatto se non creare una situazione abbastanza spiacevole e poco facile da affrontare.
Pertanto occorre sottolineare come, ancora una volta, il mondo delle trans si sia dovuto inventare una sorta di strategia per fare in modo che la loro vita potesse essere migliorata, mettendo da parte la discriminazione.
La carriera Alias rappresenta quindi un grosso passo in avanti per queste persone che hanno semplicemente voglia di avere una buona cultura e soprattutto di dimostrare al mondo di essere persone normali come tante altre.
Il mondo è cambiato e anche in Italia la rivoluzione delle trans ha fatto in modo che i loro diritti possano essere similari a quelli che vengono conseguiti dalle persone etero: difficilmente un etero viene messo sotto pressione quando decide di frequentare l’università oppure viene continuamente discriminato, anche se vi sono dei casi dove la provenienza territoriale rappresenta un tipo di elemento che potrebbe essere tutt’ora elemento di prese in giro e altri comportamenti poco corretti.
Ma tornando al fulcro della questione occorre sottolineare come la carriera Alias sia un tipo di percorso che riesce a garantire alle trans la concreta possibilità di avere un futuro e allo stesso tempo di creare i primi passi per la loro nuova identità.
Il titolo di studio viene conseguito infatti dalla nuova persona: come detto prima se Mario decide di diventare Marina e si laurea in psicologia, a conseguire quel titolo di studio sarà proprio Marina che, una volta terminato il percorso di transizione sessuale, potrà esercitare tranquillamente la sua professione in qualità di medico psicologo.
Pertanto si tratta di un grosso passo in avanti per il mondo delle trans che, in passato, ha dovuto fare i conti con questo particolare blocco e vedere preclusa la possibilità di diventare qualcuno all’interno della comunità stessa.
L’università Trans è quindi un nuovo concetto che rappresenta il conseguimento di diversi diritti per le trans, senza alcuna problematica e soprattutto senza che queste debbano poi vedersi precluso l’accesso a diverse posizioni lavorative in quanto la loro nuova identità non è attiva, ovvero non esiste e quindi i sacrifici e gli sforzi compiuti valgono solo per l’identità di nascita.
Ancora una volta le trans sono riuscite a conseguire un diritto importante, affiancandosi sempre di più agli etero.

Come funziona la carriera Alias
Per quanto riguarda il funzionamento della carriera Alias, l’università trans permette di effettuare questo percorso in maniera abbastanza semplice.
Il primo passaggio che bisogna compiere è quello di consegnare alla segreteria dell’università tutti i documenti medici che attestano l’inizio del percorso relativo al cambiamento di sesso.
Si tratta quindi di un passaggio fondamentale che consente effettivamente di poter avviare la nuova carriera universitaria: la segreteria permetterà allo studente che vuole cambiare sesso di avere un colloquio coi responsabili dell’università stessa in maniera molto riservata, in modo tale che imbarazzi e altri particolari tipi di situazioni negative si possano venire a manifestare.
L’identità nuova viene quindi creata in maniera rapida, ovvero l’alias viene creato in modo tale che sia possibile evitare che possano nascere delle situazioni che, col passare del tempo, possono divenire abbastanza complesse da dover affrontare.
La documentazione della trans viene quindi esaminata e il tesserino universitario creato: questo documento sarà quello ufficiale nel quale verranno segnati esami e votazioni varie che permettono alla trans di poter procedere col suo percorso di studi senza che possano esserci intoppi di ogni genere.
Ovviamente occorre sottolineare come, questo tipo di documento, sia valido solo ed esclusivamente all’interno della stessa università trans: sarà infatti necessario cercare di sottolineare come l’Alias sia valido solo ed esclusivamente per poter effettivamente avviare la sua carriera.

Inoltre è bene che tu sappia che i voti precedentemente ottenuti verranno trasferiti nel documento dell’alias.
Questo significa dunque che il percorso intrapreso prima del cambiamento sessuale non verrà perso ma, al contrario, si fonderà a quello nuovo che viene effettuato dalla parte della stessa trans.
Si tratta quindi di un percorso abbastanza piacevole che permette alle trans di evitare delle situazioni al limite e inoltre il mantenimento della propria privacy, discriminazioni e altre situazioni similari potranno essere evitate.

L’università trans è quindi un percorso che potrà essere intrapreso senza che possano esserci delle situazioni che possono essere complesse e che potrebbero demoralizzare coloro che si accorgono di essere “diverse”, se così possono essere definite, lasciando quindi che la nuova identità si possa effettivamente manifestare, senza cancellare il passato ma, allo stesso tempo, senza che possano esserci degli ostacoli per il presente e futuro universitario.

Università trans: quali sono
Una delle prime università ad aver aperto le porte alle nuove identità Alias per le trans è stata quella di Firenze Ca’ Foscari, che ha creato il libretto doppio e che ha permesso appunto alle trans di poter avere l’opportunità di proseguire nel loro percorso di studi senza alcun tipo di problema.
Ovviamente, visto che Firenze si è contraddistinta come capostipite del movimento universitario trans, anche le altre hanno ben pensato di seguire questo particolare esempio di grande civiltà e soprattutto di tolleranza nei confronti dei trans.
Siena, Verona, Milano e Torino, così come Roma e Cagliari, sono alcune delle città nelle quali è possibile accedere al doppio libretto per segnare i voti universitari e allo stesso tempo che consente la realizzazione dell’identità Alias per le trans.
Di conseguenza in diverse zone del nostro Paese è possibile prendere parte a un percorso formativo il cui scopo finale è quello di offrire, alle persone, l’opportunità di non vedersi emarginate ma, al contrario, garantisce loro la sicurezza del fatto che questo particolare tipo di condizione non sia un limite che potrebbe essere sinonimo di diritti negati.

Il concetto di università trans oggi è ben radicato nel nostro Paese e questo passo in avanti non fa altro che rendere lo stesso migliore sotto diversi punti di vista, dato che tolleranza e modo di fare della comunità hanno subito un ottimo cambiamento.

Una storia interessante
Marcello, oggi conosciuto come Giada, è stata una delle prime trans a laurearsi in giurisprudenza, sfruttando l’ateneo di Firenze.
Il primo periodo con la sua identità Alias è stato leggermente strano ma non poiché vi erano situazioni al limite, ma in quanto il conseguimento di un diritto importante sembrava essere quasi impossibile diversi anni fa.
Ebbene oggi Giada lavora come avvocato e il solo pensiero dei bei tempi trascorsi presso l’università la fanno sorridere: tolleranza, clima di uguaglianza ed essere trattata come vera ragazza le hanno permesso di conseguire il suo obiettivo finale, ovvero conseguire quel titolo di studio tanto ambito e importante per lei.
Questo grazie all’identità Alias, attivata in modo semplice e immediato e senza alcuna situazione complessa, rendendo la trans felice e allo stesso tempo maggiormente vogliosa di studiare.
Il risultato finale è stata la laurea in tale argomento, che le ha permesso di divenire un’avvocatessa abbastanza nota a Firenze.

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